La caratteristica comune dei disturbi psicosomatici (o somatoformi) è la presenza di sintomi fisici che fanno pensare ad un disturbo organico e che non sono invece giustificati da una condizione medica generale o dagli effetti diretti di una sostanza o da un altro disturbo mentale. Tali patologie sono fortemente connesse a fattori emotivi. I sintomi psicosomatici coinvolgono il sistema nervoso autonomo e forniscono una risposta vegetativa a situazioni di disagio psichico o di stress: le emozioni negative possono infatti mantenere tale sistema in uno stato di iper-attivazione persistente permettendo al corpo di mantenere una condizione di emergenza continua, a volte per un tempo più lungo di quello che l’organismo è in grado di sopportare, provocando così danni agli organi più deboli e vulnerabili che ogni persona possiede. I sintomi psicosomatici dunque sono il risultato di situazioni di forte stress, marcato disagio, paura, angoscia, sofferenza, ansia.
In breve il disturbo psicosomatico può essere inteso come un meccanismo di difesa che protegge da emozioni dolorose ed intollerabili il quale si manifesta con un’espressione diretta del disagio psicologico attraverso il corpo. Infatti tutti i vissuti personali (emotivi, affettivi, relazionali) troppo dolorosi per poter essere vissuti e sentiti direttamente, trovano una via di scarico immediata nel soma trasformandosi così in disturbo.